mercoledì 15 dicembre 2010

Wikileaks dossier: reazioni



L’Italia


Il capo del governo italiano  è scoppiato a ridere a proposito del contenuto delle fughe Wikileaks divulgate, evocanti le sue « feste selvagge”, e troppo compromesso con certi dirigenti come il russo Vladimir Putin.


Londra e Washington


La Casa Bianca ha condannato « nei termini più forti » la pubblicazione « irresponsabile e pericolosa” di questi documenti, affermando che l’iniziativa di Wikileaks potrebbe far correre dei rischi mortali a molte persone. Una posizione ripresa dai principali alleati di Wahington. Londra ha così condannato “ogni pubblicazione non autorizzata di informazioni classificate”, considerando come esse possano “mettere a rischio la sicurezza nazionale”
Anche i media statunitensi hanno reagito con forza, condannano Assange  per il suo ruolo nell’affare Wikileaks. 

Parigi solidale


In Francia, il porta parola del governo, François Baroin, ha dichiarato che Parigi era « molto solidale nei confronti dell’amministrazione americana » contro le pubblicazioni di documenti che condidera come una minaccia nei confronti delle “autorità e della sovranità democratica”

Medio Oriente

Le fughe confermano la tradizionale posizione d’Israele in favore di una grande fermezza a riguardo di Teheran, ed i suoi dubbi a riguardo della politica della mano tesa del presidente Barack Obama nei confronti dell’Iran. 


Ma i documenti rivelano le grandi inquietudini dei paesi arabi, Arabia Saudita in testa, di fronte ai programmi nucleari iraniani e delle molteplici domande del re Abdallah affinché gli americani predispongano un’azione militare contro Teheran, al fine di “tagliare la testa del serpente”.  Rivelazioni suscettibili di creare una nuova tensione nella regione. 


Nessun effetto sulle relazioni afgano americane


Ciò non avrà conseguenze sulle relazioni strategiche tra gli Stati Uniti e l’Afghanistan", ha dichiarato il porta-parola della presidenza afghana, Waheed Omer, nel corso di una confernza stampa a Kabul, giudicando negativamente la pubblicazione di questi documenti e precisando che i servizi continuavano a studiare i documenti. Non abbiamo fin qui trovato delle cose veramente importanti, e reagiremo se ne troveremo” ha aggiunto Omer.
Interrogato sulle critiche formulate nei confronti del presidente Hamid Karzai, descritto come un “leader debole” Omer ha indicato che in tali commenti non c’erano novità e ha aggiunto che “il presidente continuerà a fare ciò che ritiene sia meglio per l’Afghanistan. I commenti più offensivi riguardavano il fratello del presidente, Ahmend Wali Karzai, descritto come largamente corrotto ed implicato nel traffico di droga”, accuse peraltro regolarmente lanciate in questi ultimi anni dalle fonti di informazione e dei media americani.


Il primo ministro russo Vladimir Putin ha avvertito gli Stati Uniti di "Non ficcare il naso nei nostri affari" dopo il rilascio dei documenti, inoltre ha definito "calunnioso" soprannominare lui come "alpha dog" e "Batman" ed il presidente Medvedev come "Robin".


Il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, ha definito la fuga di documenti riservati una "divertente lettura", e ha aggiunto che "in politica pratica prenderemo in considerazione le gesta dei nostri partner".


Il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato: "Prima di tutto vediamo che altro c'è sul sito web. Dopodiché vedremo se c'è qualcosa di grave. La sincerità di Wikileaks è dubbia".


Il presidente, Hugo Chavez, ha dichiarato: "Devo congratularmi con la gente di Wikileaks per la loro audacia e il loro coraggio. Qualcuno dovrebbe studiare la stabilità mentale della signora Clinton, il minimo che può fare è dimettersi, insieme agli altri delinquenti che lavorano nel Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.




Nessun commento:

Posta un commento