martedì 4 gennaio 2011

Donna Soldato esclusa dal concorso. E' incinta. Il diritto dell'individuo cede dunque il passo agli imperativi della produzione?





Una donna soldato, caporalmaggiore dell'esercito, si è vista escludere dal concorso che avrebbe potuto stabilizzare la sua posizione, dopo 5 anni da volontaria, in quanto inidonea. Inidonea perché incinta.

Siamo dunque al redde rationem. Dopo anni passati a sbandierare la raggiunta parità uomo o donna, anche nei più arroccati bastioni di maschilismo - l'esercito, si è giunti a classificare una donna come inidonea proprio nel momento in cui si trova in maternità, cioè in attesa di dare alla luce una nuova vita.

La notizia è grave non solo e non tanto perché tocca il nodo scoperto delle pari opportunità, il cui raggiungimento in Italia pare ancora distante e procede lentissimamente, ma anche e soprattutto perché investe in maniera più generale il rapporto tra individuo e società.
Pare quasi che anche l'esercito, lo stato e dunque la nostra arcaica burocrazia, recepisca l'imperativo moderno della produzione avanti tutto.

Ciò che mi pare emerga dalla disavventura capitata alla caporalmaggiore è una preoccupante assonanza con quanto accade sempre più frequentemente, e sempre più capillarmente, nella nostra società, nel mondo del lavoro, ove la maternità, ma in generale tutti gli aspetti e tutte le attitudini di cui si sostanza l'uomo sono considerate e vagliate secondo l'ottica dell'utilità strumentale: donne sottoposte a test di gravidanza per validare l'assunzione, contratti con clausole di non maternità per un certo periodo di anni. Discriminazioni nei confronti delle donne con figli, le madri.

Si può scorgere a mio avviso l'ipocrisia neanche troppo sottile di certi difensori dell'etica e della vita, dei valori alti e tradizionali, che senza colpo ferire attentano costantemente ai medesimi valori imponendo sempre più brutalmente esigenze altre e contraddittorie.

Il rischio è quello di un individuo sempre più solo, con una vita precarizzata, i diritti compressi e colpito proprio laddove si precisa e si sviluppa la sua umanità
, il suo senso.

2 commenti:

  1. Incredibile, non so dire altro, ingiusto, indegno, mi pare un ritorno alla barbarie ottocentesca e secoli precedenti.

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  2. Esatto...e come al solito dona un bello spaccato della nostra società...chiedo scusa se la mia presenza si dirada un poco ma improrogabili, mio malgrado, impegni accademici mi reclamano in questo periodo;)

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