Innanzitutto una notizia: Berlusconi ha perso questa tornata elettorale, e pure il PDL, ed anche la Lega.
Tuttavia la storia recente dovrebbe quantomeno indurre ad astenersi da trionfalismi eccessivi ed analisi slabbrate della situazione politica. La sconfitta ad una tornata elettorale non può significare la disfatta politica totale: non lo è stato in passato, anche di fronte ad esiti elettorali ancora più drastici, e vi sono ragioni per credere che non lo sarà questa volta.
Il consiglio è dunque quello di non stare ad ascoltare i molti profeti che per l'ennesima volta si produrranno in scoppiettanti dichiarazioni sull'inesorabile declino del berlusconismo e sulla sua fine ormai prossima. Ritenere che questa siffatta debacle elettorale rappresenti il crollo dell’“incantesimo berlusconiano”, il ripudio infine scoppiato verso quel modo di condursi nell’agone politica, il rigetto verso le sue parole e pratiche, risulta quantomeno prematuro.
Dietro la “breccia di Pisapia”, come intelligentemente l’ha definita Mentana, sta a mio avviso, molto più prosaicamente, un giudizio sul governo. Non dunque giudizi morali, non l’infinita querelle sul bunga bunga né escort e festini.
L’elettorato di centro-destra ha punito i suoi rappresentanti per come si è condotto il governo negli ultimi mesi. A bocce ferme, era un risultato che si poteva prevedere.
Gli sbarchi di migranti sulle spiagge di Lampedusa, il cui peso e la cui importanza sono stati amplificati dagli stessi media e dagli stessi ministri berlusconiani e leghisti, hanno contribuito a instillare nell’elettorato di centro-destra un giudizio negativo che, unito alla non florida situazione economica e ad una guerra sciagurata, non voluta, contraddittoria e mal gestita hanno, a mio avviso, determinato l’esito dello scontro elettorale.
Il fatto che Berlusconi, in questo contesto, si presentasse agli elettori domandando voti e preferenze per condurre la sua personalissima battaglia contro le procure della repubblica è stato, a mio avviso, un errore grossolano. Il Presidente del Consiglio avrebbe dovuto comprendere che una richiesta di questo tipo era sbagliata e contraddittoria: contare su una sostanziale indifferenze degli elettori relativamente ai propri guai giudiziari è qualcosa di completamente differente dal domandarne una mobilitazione attiva a suo sostegno.
A fronte di questa situazione, l’alleato leghista non ha potuto raccogliere la protesta di centro destra, come altre volte aveva fatto in passato: l’atteggiamento contraddittorio nei confronti della guerra di Libia, l’impotenza nei confronti degli sbarchi di migranti, ne hanno decretato la sconfitta elettorale.
Il 16 Maggio è andato dunque come, a freddo, si poteva prevedere: in 3 casi ha vinto il centro-sinistra e 0 il centro-destra.
Tuttavia, proprio perché si tratta di un giudizio pragmatico sull'operato del governo, ritengo, è ancora possibile che esso venga ribaltato, qualora il governo stabilisca e riesca a mantenere una direttrice di governo più congruente con quella dei suoi elettori.
Inutile che vi illudiate! Tanto il Premier supererà pure questo attacco di comunisti/magistrati/cittadini confusi!
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